Storia dell’architettura contemporanea. Spazio, struttura, involucro

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L’obiettivo che hanno inteso perseguire i due autori di questo libro va al di là di una lettura semplicemente nozionistica dell’architettura contemporanea in quanto intende affrontare l’indagine attraverso una lettura delle soluzioni di struttura, di forma e di qualificazione spaziale del manufatto architettonico.
L’obiettivo prescelto giustifica il periodo storico studiato: dagli anni Settanta dell’Ottocento ai nostri giorni. è dopo la metà del XIX secolo infatti, con le prospettive aperte dall’impiego dei nuovi materiali costruttivi, che i tre parametri utilizzati dagli autori come indagine cognitiva assumono un ruolo determinante per una lettura storico-analitica dell’architettura contemporanea.
Gli autori individuano “nella capacità di comprendere consapevolmente e coerentemente risolvere la complessità del rapporto tra i principi più antichi dell’arte del costruire e le nuove soluzioni in ferro o in calcestruzzo armato, la grandezza del pensiero e delle opere progettate o costruite da un Berlage o da un Perret, da un Mies van der Rohe, da un Le Corbusier, da un Terragni o da un Kahn. E da ciò deriva anche la ragione delle tante pagine dedicate a tali personalità in questa storia”.

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